La Maremma
e il suo vino

prima e ora

Erik Banti ha iniziato la sua attività di viticoltore nel 1981 nella piccola cantina a Montemerano. 

È stato il primo a far conoscere ed apprezzare il Morellino di Scansano ed i vini di Maremma, fino ad allora bevuti solo localmente, in Italia, in Europa e nel resto del mondo.

I vini prodotti sono il Morellino di Scansano DOCG in varie proposte ed il  Maremma Toscana DOC con etichette di uve vinificate in purezza come il Ciliegiolo, il Sangiovese, il Vermentino, di un Brut Rosèe prodotto da uve sangiovese raccolte prematuramente ed altre con uvaggi misti tra sangiovese e varietali francesi elevati in acciaio ed in legno di rovere.

Il vino portabandiera dell’azienda è il Ciabatta prodotto fin dal 1983, raccolto e selezionato manualmente solo nelle migliori annate e per i quantitativi estremamente variabili.

Grazie al particolare microclima ed ai terreni sassosi a  medio impasto che caratterizzano la Maremma, le vendemmie sono anticipate rispetto alle stesse uve nella Toscana, dando ai vini alte acidità e considerevole corpo con significative longevità.

L’olio extra Vergine EVO è estratto a freddo con procedimento solo meccanico e proviene in maggior parte da cultivar di Leccino, Caninese, Moraiola e Frantoiana.

La nostra Azienda,
verso una

Total Green Estate

Dopo una esperienza di quasi trent’anni nella cantina a Scansano, i suoi vigneti sono tutti nel cuore della Denominazione Morellino di Scansano DOCG e Maremma Toscana DOC, l’azienda si è trasferita nel 2022 nella nuova tenuta alle falde del fiume Albegna, con una splendida vista a 360° sulla Maremma, dalle montagne dell’Amiata, alla vicina Saturnia conosciuta nel mondo per la sua unica SPA con le piscine da cui sgorga l’acqua sulfurea a 37°C, a Montemerano, insignito tra i più bei borghi d’Italia, dove Erik ha iniziato la sua avventura di viticoltore e le sue splendide colline.  

Il progetto, iniziato a metà 2022, vuole creare un’azienda “total green”  autonoma sia per la produzione elettrica con l’istallazione di adeguati pannelli solari e per le risorse idriche grazie ad un invaso già esistente dove far pervenire sia le acque piovane che quelle usate per la lavorazione del vino -lavorare 1.000 litri di vino vuol dire consumare 300 litri di acqua- che, dovutamente depurate, sono indispensabili per l’irrigazione delle proprie colture che, oltre ad un vigneto, constano di un oliveto e di prossimo impianto per la coltivazione di mandorle e pistacchi, che sono una novità per il territorio maremmano. Il tutto guidato da centraline meteo che in autonomia irrigano le colture più bisognose.

Tutta la parte floreale ed i manti erbosi sono stati realizzati dalla Botanical Dry Garden e non hanno necessità di irrigazioni estive.

La qualificazione di azienda BIO è un corso di certificazione.  

Vi sarà una sala di accoglienza con una “bottega” con i vini, l’olio e gli altri prodotti dall’azienda per degustazioni e “merende” con ampio belvedere esterno aperto quando la stagione lo permette.

Ricerca, sviluppo,
innovazione

Per un rispetto dell’ambiente l’azienda usa bottiglie “leggere”, tappi Nomacorc ad impatto zero  carbonio, da polimeri estratti da canna da zucchero e 100% riciclabili alle scatole fatte con cartone riciclato.

Ho partecipato ad un incontro presso la sede del Consorzio del Morellino, in cui veniva presentata l’ultima generazione di questo metodo di chiusura. Dalle spiegazioni che ogni singolo produttore di tappo faceva con grafici, statistiche, qualità e specifiche chimico/fisiche, non ho capito niente, per me troppo tecniche. Essendo però sempre attento alle innovazioni, l’argomento mi stuzzicava e con faccia tosta ho inviato in cantina chi rappresentava la più grande ditta al mondo di queste chiusure, la Nomacorc, per avere maggiori dettagli nello specifico alle mie capacità di comprensione, per la verità assai basse. Sarà per la simpatica disponibilità di Elisa e del Signor Sani, Sales Manager Italy, sarà per le informazioni che mi hanno esposto, sarà per i prezzi allineati alle mie aspettative unite, ovvio, al desiderio “innovativo” che ho deciso di usare il loro Select Bio zero carboon footprint per chiudere il Ciabatta, Morellino di Scansano 2012, il vino a me più caro e pieno di ricordi, primo ad ottenere nella sua denominazione i tre bicchieri Gambero Rosso ed i più significativi riconoscimenti da parte delle più importanti e qualificate guide, riviste del settore e giornali nel mondo intero.